Placca dentale: 5 cose che non sai e ti sorprenderanno

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La placca dentale è una sostanza appiccicosa ed opalescente che si deposita sulle superfici dei denti. Considerata il principale nemico degli stessi, la placca dentale attecchisce soprattutto negli spazi interdentali, nelle superfici occlusali, nelle irregolarità dello smalto o in prossimità della gengiva e del dente (colletto).

 

  1. La formazione della placca dentale è un processo altamente complesso. A grandi linee, si forma inizialmente una pellicola asettica, costituita da sostanze idrofobe e macromolecole, come le glicoproteine salivari, che iniziano ad adsorbire alla superficie. La sua presenza altera la carica di superficie del dente, favorendo l’adesione batterica; per questo, viene rapidamente colonizzata dai numerosi germi. Tra le diverse centinaia di specie presenti, i microorganismi più comuni sono streptococchi, actinobatteri e fusobatteri. La moltiplicazione batterica, con sviluppo di numerose colonie, determina un ispessimento della placca dentale, che arricchendosi di sostanze salivari e di altro materiale cellulare dell’ospite si trasforma in una elaborata matrice con produzione di acidi organici. Come tutti gli acidi, queste sostanze irritano e corrodono tutto quello con cui vengono a contatto; in risposta a questo insulto chimico, lo smalto perde di compattezza, divenendo più friabile e meno efficace nel proteggere gli strati sottostanti del dente (dentina e polpa).

 

  1. Se la placca batterica non viene completamente rimossa con una corretta igiene orale, subisce una serie di processi di mineralizzazione che la trasformano in tartaro. L’azione congiunta di questo deposito durissimo e del metabolismo batterico, predispone la dentatura alla malattia paradontale.

 

  1. Esistono 4 rimedi naturali che ci aiutano ad eliminare la placca ed i suoi fastidi come il Bicarbonato di Sodio, dall’effetto pulente e sbiancante, le foglie di Guava, dall’effetto analgesico che contrasta il dolore ed il gonfiore alle gengive, l’Aloe Vera, dall’azione antimicrobica e nemica dell’alito cattivo, e l’Aceto Bianco che riduce il deterioramento dello smalto e la formazione della placca.

 

  1. Per combattere la placca è necessario mirare a una corretta e quotidiana igiene orale lavando i denti almeno tre volte al giorno, dopo i pasti. Il proprio spazzolino da denti va cambiato in maniera periodica e bisogna utilizzarlo con un’inclinazione di 45 gradi, effettuando movimenti verticali unidirezionali a partire dal bordo della gengiva. Al termine di questi movimenti è bene pulire anche la superficie della lingua, poiché su di essa i batteri possono annidarsi diminuendo l’efficacia della pulizia dentale. L’utilizzo di un collutorio con cui risciacquare il cavo orale una volta terminata la pulizia con lo spazzolino si rivela molto importante.

 

  1. L’igiene orale domiciliare non rimuove completamente la placca ed il tartaro dai denti, è quindi necessario rivolgersi a uno specialista per effettuare una detartrasi ogni 6-12 mesi.

 

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