La sinusite odontogena – corpi estranei – fistole oro-antrale, serve l’otorinolaringoiatra?

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La sinusite è un processo infiammatorio, acuto o cronico, delle mucose dei seni paranasali, spesso accompagnata da un processo infettivo primario o secondario.

In caso di sinusite, la mucosa infiammata aumenta il proprio volume, determinando un restringimento degli osti di comunicazione tra seni paranasali e cavità nasali. Questo dà origine ad un ristagno del muco all’interno dei seni, che diviene un sito ideale per la crescita di batteri giunti dalle cavità nasali o dalla cavità orofaringea. Si determina così una sovrapposizione tra infiammazione (che può essere di varia origine, ad esempio allergica) ed infezione.

Nella SINUSITE ODONTOGENA l’origine della patologia non va ricercata all’interno del naso, bensì a livello dentale.

Occorre ricordare infatti che diversi elementi dentali del mascellare superiore (in genere i premolari ed i primi molari) hanno le radici che aggettano nel seno mascellare.

La sinusite odontogena può quindi insorgere in seguito ad un’infezione propagatasi lungo il canale radicolare o dopo la formazione di granulomi apicali.

Per la diagnosi l’endoscopia nasale può evidenziare un blocco totale del COM, la zona di ventilazione dei seni paranasali. A volte sono evidenziabili in mezzo alle secrezioni delle particelle nerastre di tessuto micotico.

Ma le sinusite possono essere casuate anche da dislocazione di impianti, elementi dentari e, più genericamente, corpi estranei nel seno mascellare. Diventa quindi imperativo rimuovere il corpo estraneo.

La TAC evidenzia costantemente un opacamento totale del seno mascellare, occupato secrezioni patologiche, con spesso al centro ben evidenti residui di materiale di otturazione.

L’approccio terapeutico corretto prevede  dapprima il trattamento del focolaio di infezione dentale e, successivamente, risanare il  seno mascellare con un intervento di antrotomia mascellare per via endoscopica che consiste nell’apertura  del complesso osteomeatale (uncinectomia) seguita dall’apertura dell’ostio del seno ( antrotomia mascellare). Il maggiore beneficio offerto da un intervento di antrotomia mascellare è correlato alla possibilità di respirare più liberamente e di sviluppare un numero inferiore di infezioni sinusali. Come altre procedure di chirurgia endoscopica funzionale dei seni paranasali (FESS), l’antrotomia mascellare è minimamente invasiva e permette al paziente di essere dimesso dall’ospedale il giorno stesso. Gli interventi di FESS sono in genere associati a meno rischi di infezione e a tempi di recupero più rapidi rispetto agli interventi di chirurgia sinusale tradizionali.

Un’altra causa di infezione è costituita dalle FISTOLE ORO-ANTRALI a seguito dell’estrazione di uno degli elementi sopra citati, le radici dei quali aggettano nel seno. La comunicazione dovrà essere riconosciuta – attraverso la manovra di Valsalva o, più semplicemente, eseguendo un lavaggio di fisiologica – e trattata adeguatamente, in ragione della sua estensione. Nella stragrande maggioranza dei casi l’esecuzione di un lembo mucoso orale è risolutivo.

 

Dottor Carmelo Federico – Otorinolaringoiatra

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