Carie e alimentazione: non è solo colpa dello zucchero

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La carie non è altro che un’infezione provocata da alcuni microrganismi che popolano il cavo orale. Dal momento che lo sviluppo e la proliferazione di questi batteri è favorito dai residui di cibo che rimangono negli interstizi tra i denti, è importante associare ad una corretta igiene orale un’alimentazione adeguata.

I batteri vivono in colonie situate sulla parete esterna dei denti, formando la cosiddetta placca batterica. Come tutti gli organismi viventi, hanno bisogno di cibo per sopravvivere. Per questo motivo trovano terreno fertile nei residui alimentari che rimangono tra i denti. In particolare le sostanze nutritive preferite dai batteri sono gli zuccheri che vengono utilizzati e trasformati in acido lattico, un prodotto di rifiuto in grado di intaccare lo smalto dentale e causare la carie.
Quando si parla di cibi a cui fare attenzione, dobbiamo ricordare che ogni alimento ha un proprio livello di acidità (Ph) capace di indebolire il delicato strato protettivo che riveste la nostra dentatura..

Alcuni, in particolare, rappresentano una notevole minaccia per la salute della bocca:

  • Gli agrumi, interi o spremuti, per esempio, pur essendo ricchi di vitamine come la C, che protegge le gengive, contengono acido citrico, fortemente abrasivo per lo smalto. Dopo aver mangiato questi cibi è opportuno risciacquare bene la bocca mentre è sconsigliato l’uso dello spazzolino per almeno 30 minuti.
  • Un vero e proprio attentato per il benessere del cavo orale è costituito da bibite gassate ed energy drink che, per via della loro composizione zuccherina, hanno un’azione corrosiva su dentina e polpa. Al pari dell’aceto e, secondo studi recenti, della birra, che sembrerebbe triplicare il rischio di danni allo smalto, chi assume regolarmente queste bevande dovrebbe almeno utilizzare un dentifricio specifico in grado di proteggere e riparare la parte esterna dei denti.
  • È opportuno limitare il consumo di snack dolci e salati perché lasciano residui adesivi sullo smalto dei denti il cui effetto dannoso viene moltiplicato dall’alcool. Quest’ultimo, infatti, viene degradato da enzimi naturalmente presenti nella bocca che lo trasformano in “acetaldeide”, sostanza in grado di danneggiare i tessuti di sostegno delle gengive.
  • Pane e pasta bianchi e i prodotti da forno industriali aumentano i depositi di placca e la formazione di tartaro.

 

La prevenzione dalla carie passa dunque dalla tavola. Fare attenzione all’alimentazione, insieme ad un accurata igiene orale, significa pertanto prendersi cura della salute della propria bocca.

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